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GROW – Il metodo di Coaching per salire di livello!

Fresh Agile Coach Coaching il Metodo GROW

GROW – crescere un passo alla volta

GROW in inglese significa “cresci” e non poteva esistere un acronimo più giusto per questo modello di Coaching, ideato appositamente per permettere a persone e team di scomporre in fasi un percorso di sviluppo e raggiungimento degli obiettivi!

Nel regno dell’Agile, dove il cambiamento è l’unica costante, guidare i team ad adattarsi e prosperare è come condurre gli avventurieri attraverso una missione pericolosa ma gratificante. 🌄 (Fan dei romanzi fantasy, fatevi sentire! 🧙)

Grazie a John Whitmore, padre del coaching e ideatore del modello, possiamo utilizzare il Modello GROW (Goal, Reality, Obstacle / Options, Way Forward).

È come avere con noi una mappa mentre ci muoviamo in territori inesplorati, poiché offre un approccio strutturato per superare gli ostacoli e raggiungere nuove vette.

Vediamolo passo a passo, ok? Pensate a questo modello come se fosse un modo per pianificare la vostra strategia prima di affrontare un boss finale. ⚔️🐉

Come si usa?

Per usare il modello GROW nel coaching, seguite questi passaggi per strutturare efficacemente il vostro percorso di crescita:

  1. GOAL (Obiettivo): Iniziare chiarificando gli obiettivi del team o dell’individuo.
    In questa prima fase, la chiave è chiedere: “Cosa vogliamo raggiungere?” È infatti cruciale stabilire fin da subito obiettivi specifici e raggiungibili per la sessione di coaching o per il percorso di crescita da intraprendere.

    Per esperienza personale ritengo che partire a ragionare sugli obiettivi, alla situazione ideale desiderata, ci permetta di ampliare di molto il nostro margine di crescita.
    Se partissimo dallo stato attuale o dalle cose da fare, saremmo inconsciamente limitati da ciò che siamo ora, dalla nostra vita attuale, e perderemmo immediatamente molta ambizione senza nemmeno accorgercene.
    Ovviamente i goal devono essere realistici, ma nemmeno troppo facili! C’è sempre tempo per tornare a ragionarci sopra e rivederli quando e come serve: insomma, “sognare in grande costa esattamente quanto sognare in piccolo” 🤙

    Questo primo passo aiuta ad allineare la sessione di coaching con i risultati desiderati, ed a prendere consapevolezza di quale sia la meta che vogliamo raggiungere🎯.
  2. REALITY (Realtà): Valutare la situazione attuale.
    Esplorare sfide, risorse e progressi verso gli obiettivi. Domande come, “Dove siamo ora rispetto al nostro obiettivo?” forniscono intuizioni su ostacoli e opportunità.

    Una volta che sono stati definiti degli obiettivi realistici e sufficientemente chiari, è il momento di capire quale sia la situazione di partenza. Così come un atleta che riprende ad allenarsi in seguito ad uno stop, è importante comprendere il proprio stato attuale per poter pianificare una strategia sostenibile ed attuabile. Come il nome stesso suggerisce, in questa fase è quindi importante esplorare la realtà, ed osservare, riflettere e ragionare il più possibile su tutti quegli aspetti della realtà che sono importanti per i nostri obiettivi!

    Questa fase radica la conversazione nel contesto presente, rendendo possibile comprendere al meglio il contesto in cui iniziamo a muoverci 🌏.
  3. OBSTACLES / OPTIONS (Ostacoli / Opzioni): Fare brainstorming di potenziali strategie e azioni per superare gli ostacoli e avvicinarsi all’obiettivo.
    Incoraggiare il pensiero creativo e una vasta gamma di idee. Chiedere, “Cosa ha impedito di progredire finora?” o “Cosa potremmo fare per migliorare o avanzare?”

    Giunti a questo punto, avremo le idee abbastanza chiare per iniziare ad entrare nello specifico della strategia. Esplorare quali ostacoli si siano incontrati in passato, o si stiano incontrando, implica soffermarsi e capire quali siano le cause principali, come questi ostacoli nascano, e getta le basi per capire quali possano essere le vie alternative che ci consentiranno di superarli. Infatti, in questa fase sarà naturale iniziare a vagliare tutte le opzioni che ci permetteranno di avvicinarci all’obiettivo. Come sempre, la chiave di volta sono le domande, che devono portarci ad esplorare ed approfondire aspetti della realtà su cui normalmente sorvoliamo o a cui non prestiamo sufficiente attenzione.

    Questo promuove un senso di proprietà e potenziamento tra le persone / i membri del team 💡.
  4. Way Forward (Via da Seguire): Decidere le azioni specifiche da intraprendere.
    Sviluppare un piano concreto con passi chiari, responsabilità e scadenze. Chiedere, “Cosa faremo, e per quando?” per impegnarsi a procedere.

    Eccoci dunque alla fine del ciclo, ciclo che potremo comunque sempre ripetere da capo per ogni nuovo obiettivo, e che potremo rivisitare spostandoci avanti ed indietro nelle varie fasi a mano a mano che la nostra comprensione e la nostra esperienza aumentano!
    Giunti a questo punto, dobbiamo avere sufficiente conoscenza dei nostri obiettivi, dell’ambiente in cui operiamo, degli ostacoli e delle possibili soluzioni, e siamo pronti a definire le azioni specifiche da intraprendere. Anche in questo caso, le domande possono aiutarci a definire al meglio il nostro piano d’azione: “cosa occorre fare?” “chi se ne occupa?” “entro quando avremo un risultato?”
    Per esperienza, posso solo sottolineare quanto in questa fase sia essenziale essere specifici e confermare l’impegno che tutti i presenti prendono in relazione alle azioni definite. È anche essenziale fissare dei momenti di confronto a mano a mano che il tempo allocato per svolgere le azioni esaurisce, in modo da capire quali azioni siano state compiute, quali no, e continuare a consolidare il nostro apprendimento e la nostra esplorazione!

    Questo passaggio trasforma intuizioni e opzioni in piani d’azione 🚀.
Ogni giorno è un’opportunità per imparare: vi state migliorando spesso, o desiderate più crescita? 🔝

Questo ed altri contenuti fanno parte della mia raccolta sul Coaching, dai uno sguardo! 🤙😎

La cosa per cui sono più grato è che il mio viaggio come Agile Coach è stato trasformativo, non solo per i team con cui ho lavorato ma anche per me stesso!
Il modello GROW può essere infatti utilizzato anche per l’autovalutazione e per impostare il percorso per la tua prossima conquista! ⛰️
Ovviamente, avere il tuo coach personale renderà il viaggio molto più facile e divertente! 🤙😎

E ricordate, a volte la migliore strategia è andare con il flusso, adattarsi e trovare l’umorismo nell’inaspettato. 🎲😉

Continuiamo la conversazione – condividete le vostre storie di crescita e i modelli che vi hanno guidato, o qualsiasi pensiero abbiate sull’argomento!

Insieme, stiamo scrivendo la narrativa del mondo di domani, un passo alla volta.
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